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Cambia il punto di vista, prendi la penna e prepara una tazza di caffè

Cambia il punto di vista, prendi la penna e prepara una tazza di caffè

In questi giorni incerti che mi vedono stare a casa molte più ore del solito mi ritrovo, spesso, a fermare lo sguardo su alcuni oggetti. Li osservo e all’improvviso mi viene in mente la storia che mi ha portato a comprare quell’oggetto, il viaggio che ha fatto oppure altri ricordi che magari con quell’oggetto non c’entrano niente.

L’osservazione e la ricerca facevano parte della mia vita, soprattutto quella lavorativa, già da prima. Come copywriter, infatti, la prima cosa che faccio è guardarmi intorno.

Se parto dalla pagina bianca ri-osservo tutto ciò che ho incontrato prima – articoli, immagini, persone -; se, invece, devo fare l’editing di un testo che esiste già allora lo smonto pezzetto per pezzetto e ricerco il significato di ogni pezzetto a partire dai dizionari.

Il potere della scrittura

In queste giornate casalinghe ho riscoperto una scrittura – quella che mi ha portato fino a qui – che non praticavo da tanto tempo: la scrittura a mano.

La sera, come forse capita anche a te, proprio prima di dormire o quando ero già a letto la mia mente iniziava a vagare e gli sforzi che avevo fatto durante il giorno per mettere via i brutti pensieri svanivano. Avevo difficoltà ad addormentarmi. 

Così una sera ho ripreso un bellissimo blocco colorato con fogli totalmente bianchi e ho iniziato a scrivere un pensiero che mi era rimasto impresso durante la giornata. Et voilà! Adesso, appena finisco di scrivere crollo sul cuscino.

Probabilmente sarà questa l’abitudine che non lascerò dopo che sarà finito questo periodo. E siccome credo davvero nel potere della scrittura di farci stare meglio, oltre che di far comunicare e avvicinare le persone, voglio suggerirti un piccolo esercizio, che spero metta a tacere anche i tuoi pensieri, o semplicemente, ti regali un momento di relax.

Fai un giro per casa e cambia il punto di vista

Per fare questo esercizio si comincia in maniera facile facile: fai un giro per casa. Non serve essere copywriter, scrittori, web writer o altro, basta che fai un giro per casa e osservi bene gli oggetti che hai intorno.

Un angolo che mi suscita sempre tante emozioni è l’armadietto in cui ripongo le tazze: sono tutte diverse e ognuna ha una sua storia, che è diversa dalle altre, e mi riporta a tempi e luoghi del passato.
Osserva più e più volte quell’oggetto e a forza di guardarlo non vedrai più solo un semplice oggetto, ma la storia che si porta dietro.

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Prepara una tazza di tè o caffè, o di quello che preferisci

Appena pensi di aver trovato l’oggetto che ti ha fatto tornare indietro nel tempo o ti ha suscitato un’emozione prepara una tazza di tè, caffè, o quello che preferisci – io adoro il caffè d’orzo e il tè.

Mentre la bustina è in infusione, o aspetti che la moka ti faccia un cenno, tira fuori quel vecchio blocco note: può essere il blocco della spesa, l’agenda che ti hanno regalato in banca o anche dei fogli di carta da riciclo, qualsiasi supporto cartaceo sarà perfetto.

Metti una canzone che ti piace. Io quando scrivo ascolto musica acustica o musica classica. Una canzone che mi piace molto ascoltare in questo periodo è My family di Giovanni Allevi.

Poi mettiti comod*, con la tua tazza accanto e prenditi il tempo per scrivere il pensiero che ti è venuto in mente quando hai guardato quell’oggetto, il tempo di una tazza, ovvero scrivi il tuo #pensierointazza

Non avere paura della pagina bianca: non lo sarà ancora per molto. Vedila così: l’idea è già nella tua mente, devi solo trasferire su carta ciò che senti.

Lascia scorrere i pensieri sulla carta. L’autenticità è una delle caratteristiche che accomuna i testi più belli. Se racconti quello che senti riesci a entrare in empatia con chi ti legge. Potrai rileggere quello che hai scritto per fare piccola modifica, cancellare le ripetizioni e correggere gli errori.

Non cercare le parole giuste, usa le tue parole, quelle che ti sono familiari.

Scatta una foto del tuo #pensierointazza

Qui arriva il bello e ti svelo da dove nasce l’idea di #pensierontazza, ovvero dall’idea #5minutidifotografia della splendida fotonarratrice Marzia Allietta

Ma torniamo all’esercizio. Accanto al testo non può mancare la foto di quell’oggetto che l’ha ispirato. Per scattare la foto perfetta con cui accompagnare il tuo #pensierintazza ti consiglio di leggere l’articolo in cui Marzia spiega i passaggi con cui realizzare una bella fotografia.

Domenica scorsa, infatti, ho seguito l’idea di Marzia. Ho fotografato una pianta in tazza che ho sulla scrivania e che mi incuriosiva da un po’. Come ho raccontato, poi, a Marzia è stato un momento straordinario in una domenica che sarebbe stata noiosamente ordinaria.

E ora che hai finito se ti va copia il tuo pensiero e condividilo insieme alla foto in un post di Instagram con l’hashtag #pensierointazza.
Ti aspetto su Instagram. Non vedo l’ora di leggere il tuo #pensierointazza. Mi trovi come @truecolorsh, Marzia, invece, la trovi come @marzialli.