Sei una libera professionista, una solopreneur o un’imprenditrice e stai pensando di aprire un blog. Hai almeno un canale social e ti piace poter interagire con le tue persone ma allo stesso tempo sai che l’algoritmo dei social cambia spesso le sue logiche. Per cui vuoi affidare la tua comunicazione anche a un altro canale, il blog, su cui sai di avere il controllo.
Ma come si fa a comunicarsi con un blog? Da dove cominciare e quali risultati aspettarti?
A cosa serve un blog
Il blog non è uno strumento di vendita diretta perché:
- un articolo ci può impiegare anche 12 mesi per posizionarsi tra i risultati di ricerca di Google
- quando gli articoli iniziano a posizionarsi aumenta il traffico sul sito ed è più facile che arrivino dei contatti.
Con il blog puoi:
- farti conoscere e farti trovare più facilmente sul web
- aumentare il numero di contatti. E visto che, di solito, la percentuale di persone che diventa cliente è attorno all’1-2%: più sono le persone che visitano il tuo blog o sito, più possibilità hai che queste ti contattino
- dimostrare autenticità, che significa mostrare la professionista e la persona che sei
- costruire la coerenza del tuo brand, a partire dalla definizione dei tuoi obiettivi e dei tuoi valori. Dimostri coerenza rimanendo fedele a loro, in ogni articolo che scrivi, a prescindere da eventuali trend del momento o dai tuoi traguardi di fatturato
- dimostrare costanza, caratteristica fondamentale perché permette a te di creare una comunicazione al tuo ritmo, e quindi, sostenibile, e a chi ti segue di creare una routine e trovare risposte a un bisogno o un problema.
Quanto costa aprire un blog?
Tra i costi per aprire un blog considera:
- il costo dell’hosting che ospita il tuo blog o il sito, di solito si usa WordPress
- il costo del dominio che acquisti (il nome che apparirà nella barra in alto dove vengono digitate le ricerche)
- l’eventuale costo del tema che scegli per il blog o il sito, può essere gratuito o a pagamento.
Questi costi partono da un minimo di 60 euro circa all’anno.
Un altro costo da considerare è il tempo che ci impiegherai per:
- preparare un piano editoriale e un calendario di pubblicazione
- definire le categorie del blog (di solito sono almeno 3 e un massimo di 5)
- definire i tag, che sono trasversali alle categorie
- la scrittura degli articoli.
Se non hai competenze di comunicazione e di copywriting, e non conosci le regole SEO, rischi di:
- impiegare (non scrivo ‘perdere’ perché non è mai tempo sprecato ma sicuramente è tempo che sottrai ad altre attività di business) molto tempo per aprire il tuo blog e scrivere il primo articolo – rallentando così il posizionamento e l’arrivo di possibili contatti
- lavorare a vuoto se col tempo gli articoli non dovessero posizionarsi in alto nei risultati di Google perché significherà che probabilmente li vedrà solo chi arriverà sul tuo sito tramite altri canali.
Se hai una tua attività, da poco o da molto tempo, in fondo sai che è importante definire delle priorità per lavorare in modo strategico, ovvero decidere a quali attività dedicare tempo e spazio.
Se vuoi diventare autonoma nella scrittura degli articoli per il tuo blog, il Laboratorio di scrittura Come comunicarti online fa per te!
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Come creare il tuo blog?
Più su ti ho parlato di hosting (probabilmente WordPress), dominio e tema: sono queste le parti tecniche che ti servono per creare materialmente il tuo blog, se non hai ancora un sito.
Se, invece, un sito web ce l’hai già, ti basterà definire gli elementi che ho citato in un paragrafo precedente.
Il piano editoriale
Progettare il piano editoriale significa stabilire l’obiettivo che vuoi raggiungere col blog, a chi vuoi parlare, quali temi vuoi trattare. Se non sai da dove iniziare, leggi come costruire il piano editoriale per il tuo blog.
Le categorie del blog
Le categorie corrispondono ai temi che andrai a trattare. Definire correttamente i nomi delle categorie aiuterà il posizionamento SEO.
I tag
I tag sono un altro modo per classificare e far trovare i tuoi articoli. A meno che il tuo blog abbia bisogno di tante classificazioni (come per il caso di un blog di cucina), all’inizio non consiglio di usare i tag per potresti andare in confusione e crearne troppi e non usarli al meglio.
Il calendario editoriale
Definire il calendario editoriale significa stabilire con quale frequenza pubblicherai gli articoli, ovvero dove e quando li distribuirai tramite altri canali, come i social e la newsletter. Perché l’indicizzazione è importante ma lo è anche raccontare il tuo lavoro sugli altri canali in cui sei presente.
Una volta che hai definito questi elementi puoi iniziare a strutturare il primo articolo del blog.
Qual è la prima cosa da fare per scrivere un blog post efficace?
La primissima cosa da fare per scrivere un articolo di blog che funziona è posare la penna o la tastiera, e ragionare sui bisogni/problemi a cui vuoi dare risposta con l’articolo. Saranno le tue persone a leggere l’articolo, dunque parti proprio da loro per capire cosa vorranno leggere.
Puoi prendere spunto dalle recensioni, dalle domande che ti vengono fatte più spesso, dalle call conoscitive, dai post che hai letto sui social e anche dalle ricerche su web.
Come iniziare a scrivere un articolo?
Una volta che hai finito le tue ricerche e la fase iniziale di brainstorming, puoi definire la scaletta degli argomenti che vuoi sviluppare, e puoi iniziare a scrivere il primo articolo per il tuo blog.
La scrittura arriva solo nel momento in cui hai chiaro cosa vuoi scrivere, altrimenti rischi di trascorrere ore davanti al foglio bianco, senza scrivere nulla. Se hai una scaletta, scrivere è più facile e man mano che scriverai diventerai anche più veloce.
Come scrivere un articolo davvero efficace?
Un articolo per piacere alle persone e per posizionarsi bene deve essere esaustivo, ovvero rispondere a più domande possibili. Solo così l’articolo ti aiuterà a conquistare la fiducia delle persone con cui vuoi lavorare.
Quanto dev’essere lungo un articolo di un blog?
Questa è la domanda delle domande, quella che non smetterò mai di sentire. La risposta, ahimè, è la stessa che vale per quasi tutte le domande di comunicazione e marketing, ovvero ‘dipende’.
La lunghezza dell’articolo di blog dipende da:
- l’argomento di cui scrivi. Si tratta di un approfondimento o vuoi rimanere in superficie per poi creare altri articoli dettagliati che sviscerano il tema?
- le persone a cui ti rivolgi. Preferiscono contenuti lunghi o corti?
- quello che hanno scritto i e le competitor. L’ideale è che tu riesca a dire qualcosa in più o qualcosa di diverso, in modo da distinguerti. Ricorda sempre di mantenere la tua autenticità
- quanto sono lunghi gli articoli che si sono posizionati meglio nelle pagine di ricerca
- la tua capacità di scrittura, il tuo stile e il tuo tono di voce. Ci sono professionisti del marketing come Seth Godin che scrivono solo contenuti brevi ma con costanza e con una frequenza continua nel tempo.
Come scrivere il primo articolo di un blog?
Un’altra domanda che mi fanno spesso è: ‘cosa scrivo nel primo articolo del blog?’ Le opzioni tra cui scegliere sono diverse:
- puoi presentarti e presentare le tematiche che tratterai nel blog
- puoi iniziare da un articolo pillar, o pilastro, che anticipa gli articoli che seguiranno
- puoi iniziare da un articolo tutorial con un video all’interno, se vuoi far capire che il tuo blog avrà un taglio molto pratico.
Dunque non c’è un modo giusto o sbagliato per iniziare il tuo blog, ma c’è quello più giusto per te e per raccontare il tuo brand alle tue persone.
Come scrivere un articolo: un esempio
Ti lascio un piccolo esempio di come va strutturato un articolo di blog:
- Titolo o H1: sintetizza il contenuto dell’articolo e invita alla lettura
- Introduzione, con o senza un titolo H2, per introdurre l’argomento che svilupperai nei paragrafi successivi e spiega perché è interessante e a chi ti rivolgi.
- Ulteriori paragrafi con titoli H2 per esplorare tutte le possibili domande delle persone.
- Un paragrafo finale in cui inviti a compiere un’azione che, a seconda del tuo obiettivo, può essere: compilare il form per contattarti, iscriversi alla newsletter o cliccare sul pulsante per andare alla pagina dei contatti o alla pagina di un servizio legato all’articolo.
Ogni articolo dovrà contenere anche uno o più link interni (che rimandano al tuo sito) ed esterni (che rimandano ad altri siti), e una foto di copertina che verrà mostrata in miniatura tra i risultati delle ricerche.
Questi sono gli elementi essenziali per strutturare un articolo esaustivo che piace alle persone e a Google. Spesso, ciò che fa la differenza non è cosa scriviamo ma come lo scriviamo, in che modo comunichiamo il nostro messaggio.
Come diventare autonoma nella scrittura degli articoli?
Se sei una persona a cui piace scrivere o se senti di voler diventare autonoma nella scrittura degli articoli, ti potrebbe interessare:
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Quali caratteristiche deve avere un articolo per avere successo online?
Un articolo di blog può avere successo online se ha queste caratteristiche:
- risponde ai bisogni/problemi delle tue persone meglio di e delle competitor
- è scritto con un linguaggio chiaro, con pochi tecnicismi – solo quelli che servono e che siano comprensibili
- è formattato secondo lo schema a F con cui leggiamo (da sinistra verso destra) e usando correttamente le intestazioni (i titoli dei paragrafi). I muri di testo rendono difficile la lettura e portano ad abbandonare
- è scritto in un italiano corretto, senza refusi, problemi di grammatica, sintassi oppure ortografia – ti sembrerà banale ma è fondamentale
- è ottimizzato per la SEO, ovvero per essere trovato facilmente sul web quando una persona fa una ricerca su quell’argomento
- coinvolge la persona nella lettura e la porta a compiere un’azione come leggere un altro articolo del blog, iscriversi alla newsletter, compilare un form o altro.
Come aumentare le visite al proprio blog?
Ci sono tanti modi diversi per aumentare le visite al proprio blog, tra cui:
- progettare l’articolo in ottica SEO o delegare la progettazione SEO a un/a esperto/a
- prevedere un sistema di link interni – di solito si fa durante la progettazione del piano editoriale
- pianificare la condivisione degli articoli sui social e in eventuali gruppi tematici
- condividere gli articoli nelle tue newsletter
- analizzare e ottimizzare periodicamente gli articoli, soprattutto se trattano temi che subiscono modifiche nel tempo, o delegare a un/a esperto/a
- scrivere guest post, ovvero scrivere articoli per blog di altre persone e linkare al tuo sito/blog, oppure ospitare altre professioniste/i nel tuo blog.
Un altro modo è affidarsi alle Google Ads in modo da posizionare alcuni articoli in alto, tra i contenuti sponsorizzati, per un periodo. Per esempio, in occasione del lancio di un nuovo servizio.
Prima di scegliere una soluzione piuttosto che un’altra ti consiglio di valutare bene tempi, costi, e possibili risultati, in base a:
- tempo che puoi dedicare alla tua attività (tolto quello dedicato alla clientela)
- budget disponibile da investire; in poche parole significa denaro subito disponibile che potresti non vedere tornare indietro in tempi brevi
- tempo che puoi dedicare a possibili nuovi/e clienti. Se lavori da sola prendere tanti clienti porta ad avere più soldi ma porta anche più frustrazione e stress, se non sai come gestirle/i.
Perché farti guidare nella scrittura degli articoli del blog?
Se ti piace scrivere ma non vuoi impiegare tempo nelle ricerche necessarie per la progettazione SEO degli articoli e l’ottimizzazione, puoi delegare questo lavoro molto tecnico – che richiede competenze e conoscenze di copywriting e SEO – a me.
Ho iniziato a lavorare come copywriter per le persone e per la SEO nel 2017 e nel tempo sono diventata una guida per tante libere professioniste che volevano dedicarsi solo alla parte più bella: raccontare il proprio lavoro con la propria voce.
Autrice: Sarah Saccullo
Sono consulente di comunicazione e formatrice. Sciolgo i nodi della comunicazione con la strategia.
Con la guida al racconto di sé e del proprio lavoro aiuto imprenditrici e freelance a creare la loro identità e a comunicare sul web e sulla carta, con la propria voce. Progetto, revisiono e ottimizzo in ottica SEO i contenuti, creo piani editoriali e naming, tengo laboratori di scrittura.