foglie autunnali e tondino foto

La produttività consapevole per lavorare meglio

Sei lì che pensi “Vorrei avere più cura della mia comunicazione” oppure

ti dici “Mi piacerebbe creare un nuovo servizio per attirare clienti più giusti/e per me” e poi però non lo fai ma perché ogni spazio della tua agenda è occupato dal lavoro per la clientela attuale.

E così il tempo passa e la frustrazione e la stanchezza montano. Non è per niente piacevole, lo so.

Però la prima cosa che vorrei dirti è che non sei solo/a — succede a tanti/e professionisti/e come te di infilarsi in questo meccanismo — e la seconda cosa è che se ne può uscire

Ci vuole tempo, pazienza e un pizzico di coraggio — come per ogni cambiamento — ma si può fare.

La strada è quella della consapevolezza, dell’ascolto di sé e delle scelte intenzionali, che in termini pratici si traduce in visione, obiettivi, priorità e lavoro focalizzato. Elementi chiave di quella che io chiamo produttività consapevole, cioè un modo di essere produttivi/e mettendo sempre al centro il benessere.

Vediamoli insieme così ti porti a casa qualche spunto pratico da sperimentare subito, ti va?

Delinea la tua visione

La visione sembra sempre qualcosa di astratto e poco utile, in realtà non è proprio così.

Perché la visione, soprattutto quella a lunghissimo termine che di fatto è il tuo scopo ultimo, ti ricorda perché vuoi fare determinate cose con la tua attività professionale. E quel “perché” ti motiva e ti aiuta a capire quali sono i progetti più giusti per te da intraprendere.

Le visioni a lungo, medio e breve termine, poi, ti ispirano a proseguire il cammino e soprattutto ti danno elementi concreti per costruirlo. Se le delinei con precisione come se stessi descrivendo la scena di un film, saprai cosa ti serve per poterla girare e quindi capirai come muoverti per ottenere quello di cui hai bisogno. 

Bene, mettiamoci all’opera e descriviamo quella scena a 12 mesi da adesso seguendo l’esercizio qui sotto. 

Descrivi come sarà la tua settimana tipo verso la fine dei prossimi 12 mesi. Non è ancora una settimana ideale, ma pian piano ti stai avvicinando: è una settimana che ti piace vivere!

Segui queste linee guida:

  • entra in dettaglio (cosa fai, con chi sei, come ti senti),
  • comincia dal momento in cui ti svegli e arriva al momento in cui ti metti a dormire,
  • non pensare solo al lavoro, ma a tutto quello che vorresti ci fosse nella tua settimana: come passeresti il tempo libero? Cosa faresti per puro divertimento? Con chi condivideresti il tuo tempo?
  • scrivi tutto usando il presente (es. esco di casa, ho un team, mi sento, collaboro con…),
  • mi raccomando, non fare la cronistoria, ma racconta come ti senti e che emozioni provi.

Quando hai finito rileggi e prova a visualizzarti in questa settimana e a percepire le sensazioni che hai evocato scrivendo.

Definisci i tuoi obiettivi

Gli obiettivi della tua attività discendono senza dubbio dai suoi valori, dalla sua mission e dagli obiettivi economici ma per come la vedo io sono connessi a doppio filo alla visione. Perché se quella è la settimana che vuoi vivere fra 12 mesi, allora avrai bisogno di porti obiettivi che ti portino a costruirla.

E allora a questo punto ti chiedo di metterti subito al lavoro e

  • prendere il metodo con cui di solito fissi i tuoi obiettivi
  • incrociarlo con la settimana che hai appena descritto
  • fissare il tuo obiettivo per il primo trimestre
  • immaginare attività e progetti che potresti intraprendere per raggiungerlo.

Stabilisci le tue priorità

Di’ la verità, hai fatto un elenco di 742 attività?

Lo so, lo so, le idee e i progetti stimolanti sono linfa vitale per noi che lavoriamo in proprio, però meglio portarne avanti uno alla volta, altrimenti rischiamo di frustrarci avviandone 100 e lasciandoli tutti a metà.

Perciò stavolta il tuo lavoro consiste in questi step:

  • prendi l’agenda, guarda che impegni hai nel prossimo trimestre a livello di lavoro per la clientela e di appuntamenti professionali e personali
  • ragiona su come sono di solito i tuoi livelli di energie nel periodo che prendi in considerazione pensando agli anni precedenti (di solito provi energia o stanchezza? Ti apri verso l’esterno e le relazioni o hai bisogno di introspezione?)
  • inserisci dei momenti di benessere dedicati ad attività che ti piacciono, ti fanno rilassare o ti danno energia — non devi decidere subito cosa farai nello specifico ma prova a bloccare i momenti in agenda.

Adesso è il momento di stabilire le tue priorità: se quello è l’obiettivo, quella è l’agenda e quelle sono le tue energie, quali attività che contribuiscono alla costruzione della visione e al raggiungimento dell’obiettivo puoi realisticamente portare avanti nel trimestre?

Dove realisticamente sta per “senza rischiare di stramazzare al suolo per la stanchezza”.

Lo so che tagliare fuori delle attività è difficile, ma è essenziale per dire di sì con tutto/a te stesso/a a quei progetti che possono farti fare grandi passi avanti e aiutarti a far crescere la tua attività anche in termini di fatturato.

Una cosa che può aiutarti a lasciar andare le attività che non metti in piano adesso è tenerle da parte in un quaderno delle idee per poi recuperarle più avanti, così saprai che non le stai abbandonando ma le stai posticipando a un momento in cui potrai dedicare loro la giusta energia.

Proteggi il tempo per il lavoro focalizzato

Se stai pensando che il tempo da dedicare ai tuoi progetti è veramente poco, ti propongo un salto di prospettiva dalla quantità alla qualità: in due ore di tempo focalizzato si possono fare cose migliori che in 8 ore di tempo frammentato e interrotto.

Allora ti invito a fare queste tre cose per poter lavorare con efficacia e concentrazione

  • metti in agenda il blocco di tempo per il lavoro focalizzato e non farlo saltare, se non per vere emergenze
  • proteggi quel tempo dalle interferenze esterne — notifiche, telefonate, interruzioni di vario tipo
  • arriva a quel blocco di tempo sapendo con esattezza su quale attività lavorerai — per esempio, non “creare landing page” ma “scrivere il testo per la landing page e inviarlo alla consulente di copywriting per la revisione e l’ottimizzazione SEO…“.

Vuoi autovalutare
la tua comunicazione?

Approfondisci il modo in cui comunichi con un percorso gratuito di 5 email per capire se:

  • stai parlando alle persone giuste
  • emergono i tuoi valori
  • il tuo messaggio è chiaro.

Non è necessario che tu metta in calendario il tuo blocco di tempo sempre lo stesso giorno alla stessa ora. Se per te è comodo cosi va benissimo, se invece hai bisogno di più flessibilità stabiliscilo di settimana in settimana.

Fai anche caso a come fluttuano le tue energie nell’arco della giornata e se è possibile metti il blocco di lavoro in un momento in cui hai un buon livello di energia perché lavorare con concentrazione te ne richiederà parecchia.

Se poi hai messo in calendario il tuo blocco ma quel giorno hai molta stanchezza o non ti senti in forma per qualsiasi motivo, per favore, datti il permesso di spostarlo, tanto lo sai anche tu che combineresti poco e ti innervosiresti molto. C’è un tempo per il lavoro e un tempo per il riposo e sono entrambi importanti.

Se invece l’obiezione della tua voce interiore è “Guarda che dovresti lavorare al progetto del/la cliente X” prova questo cambio di prospettiva: immagina che la tua attività sia tua cliente a tutti gli effetti e tratta con cura il tempo che le dedichi proprio come fai con quello della clientela.

Un passo dopo l’altro per costruire la tua visione

Questo processo che ti ho illustrato a grandi linee è un buon modo per riuscire a fare spazio ai progetti più giusti per te e per portare la tua attività verso la tua visione. 

Sono convinta, insomma, che un passo alla volta verso una direzione chiara sia più efficace, gratificante e sostenibile di tanti passi di corsa, e tutti insieme, verso direzioni diverse.

E credo anche che tenere sempre al centro il benessere sia tanto difficile — almeno all’inizio — quanto essenziale per costruire una cultura del lavoro migliore e un’attività professionale che non ci rubi la vita.

Se vuoi una compagna di viaggio che ti aiuti a creare la mappa del tuo percorso e a scegliere l’attrezzatura giusta per arrivare a destinazione, io ci sono.

Possiamo trovare insieme il modo più giusto per te, che sia una sessione intensiva su un tema specifico oppure un percorso in più tappe costruito sulla base delle tue esigenze.

L’autrice: Giada Centofanti

Sono Giada Centofanti, di mestiere faccio la coach e mi occupo di produttività consapevole e benessere organizzativo

Affianco menti creative che vogliono fare spazio ai loro progetti e al proprio benessere, lavorare al loro ritmo, godersi la vita. E nel frattempo avere un impatto positivo sulla propria comunità e sul mondo.